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lunedì 14 marzo 2016
Il carciofo di Sezze
Il carciofo di Sezze è il romanesco per eccellenza, grosso,
carnoso, tenero, dolce e saporito.
E’ facilmente riconoscibile per la forma tonda, le brattee
verdi tendenti al violaceo, il forellino rotondo sulla sommità ed è privo di
spine. Tra le eccellenze gastronomiche del Lazio, è coltivato in una parte
della provincia di Latina, precisamente nei territori di Sezze, Priverno,
Sermoneta, Pontinia, racchiusi tra i Monti Lepini e il mare.
Ottimo preparato in ogni maniera, si esprime al meglio nelle
preparazioni tradizionali: alla Giudia (fritto in olio profondo), alla brace,
ripieno, al forno. QUI, per esempio,
una ricetta della tradizione locale, i carciofi ripieni alla poverella.
Come tutti i carciofi, è un cibo sano e salutare: contiene
infatti elevate quantità di ferro, fibra e cinarina, che favorisce la
digestione e ha una funzione protettiva del fegato.
Nel mese di aprile, da quasi mezzo secolo, il carciofo
setino viene celebrato con una sagra, nel comune di Sezze appunto, dove è
possibile acquistare direttamente dai produttori o degustare il carciofo in
tanti modi diversi.
La sagra rappresenta un’occasione ideale per una gita nei bellissimi
territori di produzione, caratterizzati da paesaggi suggestivi, centri storici
dal rilevante valore architettonico e culturale come Priverno, Sermoneta e
Sezze, l’abbazia di Fossanova, i Giardini di Ninfa e, poco distante, il
litorale laziale, con località balneari come Sabaudia e Terracina.
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