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giovedì 30 giugno 2016
Roastbeef a modo mio
Il roastbeef è uno dei miei
cavalli di battaglia, il classico piatto della domenica che è sempre gradito,
estate e inverno, sia servito con il suo sughetto sia con qualche salsa fredda,
tipo la salsa tonnata.
La preparazione è facile e
veloce, basta seguire alcune regole ben precise; fondamentale è scegliere il
taglio di carne giusto: un pezzo di vitellone magro, da arrosto, come ad
esempio il controfiletto.
Una volta trovata la carne
adatta, occhio alla cottura: dopo una rosolatura iniziale a fuoco molto alto,
la cottura deve essere a fuoco bassissimo e piuttosto breve. Anche il
recipiente usato ha la sua importanza: serve una pentola pesante, dai bordi
alti e della stessa grandezza del pezzo di carne.
Io lo preparo sempre il giorno
prima, in modo che quando è ben freddo di frigo si riesce ad affettarlo
sottilissimo. Poi lo servo generalmente con il suo sughetto ben caldo,
aromatizzato con salvia e rosmarino. Personalmente amo il roastbeef rosato, non
grondante sangue…ma se a voi piace meno cotto potete abbreviare di qualche
minuto la cottura.
Ingredienti per 4 persone:
un pezzo di vitellone magrissimo
da 700 gr, olio, aceto bianco, rosmarino, salvia, sale, pepe.
Preparazione:
Legare la carne con spago da
cucina e tenerla a temperatura ambiente almeno una mezz’ora prima di cuocerla.
In una pentola d’acciaio dal
fondo pesante, che possa contenere di misura il pezzo di carne, scaldare 5-6
cucchiai d’olio, adagiarvi la carne e farla rosolare a fuoco alto su tutti i
lati, compresi quelli corti, aggiungendo nell’olio 2 rametti di rosmarino e 4-5
foglie di salvia.
Quando la carne sarà ben
colorita, sfumarla con un bicchierino d’aceto, lasciarlo parzialmente evaporare
a fuoco alto, poi trasferire la pentola sul fornellino più piccolo, con la
fiamma al minimo, e salare e pepare non la carne ma solo il sugo. Coprire con
un coperchio e cuocere piano per 30 minuti.
Prelevare la carne, avvolgerla
strettamente in un foglio di alluminio e lasciarla raffreddare. Quando sarà
fredda metterla in frigo fino al giorno dopo.
Il giorno dopo, liberare la carne
dall’alluminio e dallo spago, affettarla sottilissima (ancora meglio se con
l’affettatrice) e disporre le fettine leggermente accavallate sul piatto da
portata. Lasciarle a temperatura ambiente per almeno un’ora.
Filtrare il sugo di cottura,
farlo bollire un paio di minuti e versarlo sulla carne, dopo averlo regolato di
sale se serve.
Se il pezzo di carne usato è più grande o più piccolo, regolare il tempo
di cottura in proporzione.Se ti è piaciuta questa pagina, fammi un regalo... condividila!
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2 commenti :
Anche a noi piace molto ... con l'aceto però non l'avevo mai sfumato ... di solito uso il vino bianco ... ci provo col tuo ingrediente e vediamo cosa cambia ... un bacione
Giusi, l'aceto gli dà un tocco di sapore in più, ma non "sa" di aceto ;)
Baci
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