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martedì 8 aprile 2014

Uova di Pasqua con fiori di pesco



E’ ormai una decina d’anni che faccio da me le uova di Pasqua: prima solo per mia figlia, poi anche per il mio nipotino, per mia suocera e per altre persone. Ogni anno le faccio diverse, a volte grandi, a volte ne regalo alcune più piccole confezionate in cestini, insomma cerco di non ripetermi mai.
Per chi volesse cimentarsi nell’impresa, ecco un suggerimento su come farle e su come decorarle semplicemente. C’è da sapere, però, che è un lavoro abbastanza impegnativo, occorre realizzare bene l’operazione di temperaggio del cioccolato (vi consiglio di cercare qualche video in rete sul temperaggio classico, oppure QUI trovate un video sul temperaggio a induzione). Inoltre bisogna munirsi di un termometro per dolci e di uno stampo per uovo in policarbonato.
Perché è così importante il temperaggio? Prima di tutto perché se no l’uovo non si staccherà mai dallo stampo di policarbonato, poi perché se no resterà opaco e dopo un po’ si riempirà di macchioline o striature biancastre e appena lo si tocca si scioglierà.
Se tutto questo non vi ha scoraggiato, ora vi spiego come ho fatto, qualche anno fa, queste uova decorate con rami di fiori di pesco.


Ingredienti:
Per uno stampo di cm 25 di altezza: 900 gr di cioccolato fondente, 100 gr di cioccolato bianco.

Procedimento per il temperaggio classico:
Tagliare il cioccolato a scagliette, metterlo in una ciotola e posare questa sopra una pentola riempita per metà di acqua: attenzione che l’acqua non dovrà toccare il fondo della ciotola. Portare la pentola con la ciotola sul fuoco e far fondere il cioccolato a bagnomaria, mescolando ogni tanto. Controllare con il termometro e quando il cioccolato fuso avrà raggiunto i 45 gradi spegnere il fuoco e far sciogliere i pezzi eventualmente non ancora fusi mescolando il cioccolato.
Ora prelevare la ciotola e asciugarla sotto, perché bisogna fare attenzione che neanche una goccia d’acqua o vapore venga a contatto con il cioccolato, altrimenti non lo si potrà più temperare.
Versare circa 2/3 del cioccolato fuso su un piano di marmo o di acciaio o, in mancanza, sulla leccarda del forno rovesciata. Con una spatola di metallo (tipo raschietto) cominciare ad allargare e raccogliere il cioccolato, avanti e indietro, continuamente, finché il cioccolato, raffreddandosi, diventerà via via più vischioso.
Misurare con il termometro: il cioccolato deve scendere alla temperatura di 27 o 28 gradi.
A questo punto raccoglierlo con l’aiuto della spatola e rimetterlo insieme a quello rimasto nella ciotola, mescolare e verificare la temperatura: deve arrivare a 31-32 gradi, non di più. Se fosse meno, rimettere un attimo a bagnomaria sul fornello, e se invece fosse di più bisogna versarlo di nuovo sul piano di lavoro e spatolarlo ancora un po’.
Una volta raggiunti i 31 gradi, il cioccolato è temperato e pronto per essere colato negli stampi.
  
Preparazione:
Se si ha uno stampo singolo, temperare metà del quantitativo di cioccolato alla volta, poiché naturalmente bisognerà procedere facendo mezzo uovo per volta. Se invece si ha uno stampo da 2 mezze uova, si può temperare l’intero quantitativo tutto in una volta e fare le due mezze uova insieme, ma io consiglio di procedere lo stesso con solo mezzo uova per volta: è più semplice.
Comunque, dopo avere effettuato il temperaggio del cioccolato fondente come descritto sopra, colare il cioccolato nello stampo ben pulito e perfettamente asciutto, ruotare lo stampo più volte in modo che il cioccolato lo rivesta completamente, poi mettere lo stampo rovesciato su un vassoio foderato con carta forno e lasciar colare giù il cioccolato in eccesso per qualche minuto. Girare nuovamente lo stampo, con il raschietto passare sui bordi per togliere le sbavature di cioccolato, poi lasciare asciugare completamente il guscio di cioccolato per un’ora a temperatura ambiente. Il cioccolato in eccesso colato sulla carta forno, una volta solidificato, si potrà riutilizzare e temperare di nuovo per rafforzare lo spessore dell’uovo.
Quando il cioccolato nello stampo sarà asciutto, fare un altro strato con il cioccolato temperato e lasciare nuovamente asciugare per qualche ora a temperatura ambiente. E’ importante che lo spessore sia abbastanza consistente perché non rischi di rompersi.
Per capire se l’uovo è pronto da sgusciare, bisogna vederlo opaco attraverso lo stampo: allora capovolgere lo stampo stesso e sbatterlo con un leggero colpetto sul tavolo: e il mezzo uovo, se il temperaggio è stato fatto bene, si staccherà facilmente dallo stampo. Se invece non viene via così facilmente, passare lo stampo in freezer per una mezz’ora e poi sformarlo.
Ricordarsi di maneggiare l’uovo con dei guanti di cotone o di lattice, per non lasciarvi impronte.
Preparare allo stesso modo anche l’altro mezzo uovo.
Per la decorazione, temperare il cioccolato bianco: il procedimento è lo stesso ma le temperature sono diverse: fusione a 42 gradi, spatolamento fino a 26-27 gradi e temperatura finale a 29 gradi. Mettere il cioccolato temperato in un conetto di carta forno, tagliare via la puntina formando un foro piccolo. Posare il mezzo uovo su un foglio di carta forno e con il conetto formare prima i rami e poi, con tanti puntini, i fiorellini. Lasciare asciugare perfettamente.
Quando le due mezze uova sono pronte e decorate, preparare la sorpresa ben avvolta in pellicola.
Con i guanti, prendere mezzo uovo per volta e appoggiarlo per un secondo dentro una grossa padella fatta scaldare sul fuoco: servirà a pareggiare i bordi e a scioglierli leggermente, quindi inserire la sorpresa e velocemente sovrapporre le due mezze uova e farle combaciare perfettamente con una leggera pressione. Posare l’uovo su carta forno e lasciarlo asciugare prima di incartarlo.
Io ho confezionato le uova come si vede nella foto sotto, in secondo piano: le ho avvolte nella pellicola e poi, con la carta metallizzata crespa, le ho avvolte come se fossero bouquet di fiori; oppure si possono incartare in modo tradizionale e completare con un nastro.

Se il temperaggio è stato fatto bene, le uova dureranno a lungo senza macchiarsi di striature biancastre ma resteranno belle lucide.



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9 commenti :

Loredana ha detto...

Complimenti per la tua produzione e pazienza, il temperaggio è una di quelle imprese che ancora non riesco ad affrontare seriamente!

baci

Il Mestolo Magico ha detto...

Ciao Mariachiara, ti ringrazio per essere passata nel mio blog. Problemi con internet hanno fatto slittare la mia visita nella tua cucina, ma finalmente eccomi! Questo uovo è meraviglioso O.O complimenti! non credo di avere abbastanza forza e coraggio per provare a fare un uovo al cioccolato, sei stata bravissima!!! Un bacione, a presto!

Mariachiara Martinelli ha detto...

Grazie Loredana e grazie cara amica del Mestolo Magico!!
Sono contenta che le mie uova vi siano piaciute!
A presto!!

carmencook ha detto...

Complimenti Mariachiara, sei proprio brava!!!
Un caro abbraccio e a presto
Carmen

Mariachiara Martinelli ha detto...

Grazie Carmen!!
Baci

Anonimo ha detto...

BELLISSIMO L'UOVO DI PASQUA...
ADESSO LO GUSTO VEDIAMO SE BUONO...
((((((((-*-__.__-*-)))))))))))...
.............................................. BUONA PASQUA.
BENITO

Mariachiara Martinelli ha detto...

Grazie Benito, buona Pasqua anche a te!!

Anonimo ha detto...

Ecco perché l'uovo sta all'origine della Pasqua: http://www.cavernacosmica.com/luovo-cosmico/

Mariachiara Martinelli ha detto...

Interessante!! Grazie!

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